Mi sono persa nelle varie filosofie ed ho cercato di prendere quello che ritenevo opportuno da ognuna facendone un mix.
AUTONOMIA… parola che racchiude in sé vari significati che mette un po’ in crisi i genitori che hanno paura che autonomia sia separazione.
Per ogni pennarello c’è sempre un tappo che aspetta disperato l’autonomia del bambino per vivere una lunga vita tra fogli e cartoni…
Perché questa affermazione?
Perché sento spesso associare l’autonomia con il non seguire… Mentre forse è proprio il contrario, perché si forniscono loro strumenti per crescere e crescere insieme è più divertente.
Si dà per scontato a volte che i nostri figli, nel momento in cui prendono un pennarello in mano, sappiano che va tappato; ma la realtà è ben diversa.
Il bambino va educato a tappare il pennarello, non tappandolo noi, ma facendo vedere come si fa soprattutto fornendo gli strumenti. Un gesto banale che fa la differenza, perché se il pennarello si tappa: dura di più, non si sporca per terra e rimane tutto in ordine.
L’autonomia è per loro stessi una conquista un traguardo importante da raggiungere con tempi e modalità che sono soggettive.
Adesso quando Anna ha finito di colorare, quasi tutte le volte ripone i pennarelli nello scaffale, il quaderno al suo posto e tutta soddisfatta viene da me e mi dice:-” Mamma ho messo tutto a posto, Hai visto?:-“
È una conquista che ripaga gli sforzi fatti da entrambe e così è con la cura di sé….
A chi non piace fare il bagno ai propri figli? A chi non piace vestire e accudire i propri figli?
A me come madre piace fare tutto questo ma adoro anche vedere come la consapevolezza di sé, con tempi e modi soggettivi, li rende autonomi e lo stupore nei loro occhi è bellissimo anche se per vestirsi ci impiegano il triplo.
A casa nostra dopo cena quasi come un rito, ci laviamo i denti tutti insieme e siamo passati da lavare i denti a tutti a ripassare solo dopo che le piccole hanno fatto prima da sole; tutte dopo aver lavato i denti ci porgono lo spazzolino compiaciute del loro operato. La soddisfazione nei loro occhi è impagabile… si sentono grandi avendo comunque noi come compagni di crescita.
Quando giocano possono fare tutto il caos che vogliono basta poi che rimettano a posto i giochi ed in tante dite che è una tragedia perché non lo fanno.
Avete provato a mettere il riordino come una forma di gioco? Io prima raccoglievo giochi ovunque esonerandoli da questo compito, perché facevo prima ma ora li rendo invece partecipi giocando e le cose sono cambiate: insieme riordiniamo, consapevole che ci metterò di più, ma prima o poi diventerà un gesto abituale rimettere in ordine senza la mia supervisione.
Ora non urlo come prima e ho regalato un pezzo di autonomia in più da mettere nel loro zaino da viaggiatori. Raccogliere i giochi anche per le piccole diventa gioco e motivo di risate con noi grandi.
Ci sono modi e tempi che ogni bimbo fa suoi anche per fare da solo e non deve essere una gara con i figli altrui per dimostrare di assolvere il compito di genitore, ma una conquista per i nostri figli naturale.
Godiamoci questi piccoli passi di autonomia fornendo gli strumenti, l’amore e l’esempio…
Noi tifiamo per un’autonomia consapevole e voi?