Avevo un grembiulone bianco fino alle caviglie, i capelli raccolti in una coda con quei nastrini di spugna colorati che ti lasciano un po’ legati all’estate; le scarpe di tela bianche, lo zaino rosa e verde e le bermuda blu ed era il mio primo giorno di scuola.
Ricordo le facce di alcuni compagni impauriti, il sorriso della mia maestra Roberta che ci accolse uno per uno con gioia. Per mano siamo entrati tutti sventolando l’altra mano libera per salutare i nonni ed i genitori rimasti nel cortile ( non ricordo chi piangesse, però qualcuno …).
Tutti composti, un po’ impauriti ma proni ad iniziare una nuova avventura, abbiamo montato le scale della nostra scuola elementare Pascoli; è forse questo il primo inizio che io ricordi di aver vissuto con pienezza, il primo di tanti inizi che da grande custodisco gelosamente.
Ogni inizio è un punto di partenza da cui nasce qualcosa di nuovo, ogni inizio ha la sua importanza ed il primo giorno di scuola sicuramente è un inizio degno di nota.
Ci sono inizi belli che senza dubbio avranno un posto d’onore nella classifica dei ricordi ed inizi brutti che cercheremo di cancellare con un pennarello nero dalla nostra mente ma che,volenti o dolenti rimarranno comunque inizi che ogni tanto torneranno a farci visita .
Chissà che ricordo avranno Anna e Maria del loro primo giorno di scuola un po’ strano e inusuale, non tanto per le mascherine ( che sono abituate a vedere da un po’) ma per quell’assenza di aria di festa che si respirava gli anni precedenti…non so cosa avrà impresso Anna nella sua testolina e Maria cosa avrà recepito di tutta questa storia?
Intendiamoci non sono mancati gli occhi felici delle maestre ed i toni accoglienti e invoglianti, ma l’aria era comunque di tensione e un po’ di imbarazzo.
Oggi mi sono fermata ad osservare Anna mentre attendeva con ansia il suo pulmino giallo che la porterà a scuola dalla sua maestra Margherita: era serena, aspettava con trepidazione il suo momento per “diventare grande” ai nostri occhi ed a i suoi …
Con il naso appiccicato al vetro, gli occhi spalancati verso il cancello la mia piccola Anna mi ha fatto capire che forse per lei è stato un buon inizio.
Forse a lei è bastato la nostra tranquillità per andare serena in un posto dove sicuramente si diverte di più che con me a casa , forse le è bastato vedere i nostri sorrisi mentre i primi giorni la portavamo per mano al cancellone e forse le è bastata la presenza rassicurante dei fratelli con i racconti dei loro primi giorni di asilo; forse tutto questo ha contribuito a farla sentire serena .
Oggi mentre ero a finirmi di preparare, lei attendeva indipendente, sicura e silenziosa il suo momento.
In un secondo ho messo nella mia scatola degli inizi belli il ricordo di questo giorno che voglio tenere stretto al cuore perché il tempo passa ed a volte lo perdiamo senza neanche rendercene conto.
Anna e Maria hanno avuto il loro inizio che ricorderanno con il sorriso (coperto dalle mascherine ma pieno di occhi felici) ricorderanno la passeggiata per arrivare a quel cancellone e magari da grandi ci passeranno davanti sorridendo con il cuore, ricordando momenti felici e soprattutto si ricorderanno di quell’inizio in un momento di pandemia che loro hanno comunque reso speciale.
Godiamoci ogni inizio, facciamone un ricordo indelebile cibandoci di quell’emozione che solo un inizio sa dare, qualunque esse sia….