Stanchezza
La mattina arriva comunque, non le interessa se abbiamo dormito o se ci siamo svegliate duemilacinquecento volte; il sole sorge forse per darci un’altra possibilità con una nuova giornata da vivere; bhooooooo!!!
E la stanchezza delle mamme dove va a finire?
Bhe rimane lì, lì sotto il maglione che sa di lavanda, sotto il rossetto della nonna, sotto i pantaloni che cominciano a stare larghi, sotto il fondotinta e sotto l’abito migliore “il sorriso”.
Sì, perché le mamme se sono stanche sono stanche punto, senza tante parole…. Non rinnegano il loro essere madre e ne si tolgono la gioia che provano nell’essere mamma di uno o più figli… semplicemente sono stanche.
Le mamme hanno il diritto di essere stanche, di piangere, di urlare (a volte in silenzio) di reclamare il sonno perso e le colazioni veloci, di godersi il silenzio mentre i figli guardano un cartone anche se non è ora.
Tutto scorre comunque e la stanchezza sanno che rimarrà, ma confidiamo un giorno di stirarla inamidarla e piegarla nell’armadio….. Per farne un lontano ricordo.
Qui a casa nostra, con sei pesti da crescere, tutto va senza se e senza ma, perché deve andare così ed il peso delle giornate sembra un carico immane, poi vi guardo giocare a rincorrere le farfalle, vi osservo colorare un mondo tutto vostro fatto di alberi blu e fiumi arancioni (oltre che il tavolo) e dico a me stessa che non c’è cosa più bella!!! (Faticosa ma bellissima)
Intendiamoci la stanchezza rimane lì, fedelissima, quasi una presenza scaramantica di cui le mamme si vestono, ma non saprei vedermi diversa da così.
Un nuovo anno è iniziato gli impegni hanno preso nuovamente il sopravvento e noi con le vele spiegate navighiamo in questa vita piena ed emozionante.
Con questo articolo partecipo al concorso #unblogalmese del mese di gennaio 2020 indetto dal blog Trippando e ringrazio Silvia per questa opportunità.